Descrizione
Ascolta l'anteprima del commento di Rodolfo Celletti
Nella storia dell'opera i duetti d'amore sono sempre ispirati a tre temi fondamentali: l'attrazione fisica, l'idillio, la passione idealizzata.
Verdi era avanti con gli anni - ne aveva settantaquattro - quando si diede all'Otello (1887) e compose, in quell'occasione, un duetto d'amore di forte spessore sensuale. Inizialmente Otello e Desdemona ricordano i primi giorni del loro amore e il tono ha il lirismo delle rievocazioni. Ma con un improvviso ritorno al presente («Venga la morte e mi colga nell'estasi di quest'amplesso il momento supremo»), Otello ha una vampata che s'accentua nell'ultima parte del brano e quasi gli toglie il respiro, mentre l'abbandono di Desdemona è più contenuto e dolce.
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