Descrizione
Ascolta l'anteprima del commento di Gianfranco Baldazzi
Tutte le canzoni contenute in questo capitolo sono ormai dei classici. Le abbiamo ascoltate e riascoltate decine di volte senza smettere di amarle. Canzoni come «Vecchio frack» o «Resta cu'mme» di Domenico Modugno; «Sapore di sale» o «Che cosa c'è» di Gino Paoli; «Vedrai vedrai» o «Mi sono innamorato di te» di Luigi Tenco; «Se le cose stanno così» di Sergio Endrigo; «Il nostro concerto» di Umberto Bindi; e «La canzone di Marinella» di Fabrizio De Andrè ci sembrano scritte solo ieri, eppure hanno superato il quarto di secolo: chi l'avrebbe mai detto? E come è possibile che queste splendide canzoni siano nate in uno stretto giro di anni da artisti tutti (o quasi) operanti tra Genova e Milano? Converrà almeno ricordare che all'epoca (primi Anni Sessanta, Boom Economico), la gente non ne ravvisò subito il valore.
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