Descrizione
Ascolta l'anteprima del commento di Mario Luzzi
Pianista di straordinaria abilità tecnica e dal fraseggio caldo, fluido, elettrizzante, pioniere nell'applicare il linguaggio jazzistico all'organo, compositore fecondo e dall'inventiva geniale, cantante gustosissimo, accattivante e umorale, Thomas «Fats» Waller è entrato nella storia della musica del XX secolo per una sua ulteriore e ingombrante qualità, quella di singolarissimo intrattenitore, risvolto di un uomo estremamente generoso che sapeva trasmettere il suo irresistibile bisogno di comunicare, di far spettacolo, di divertire. Le sue smorfie che erano parte integrante di una mimica da grande showman, la bombetta piegata sulle ventitré, l'abituale contorno di donnine, la bottiglia di whisky che campeggiava sul pianoforte e che trangugiava in forti quantità, hanno portato questo grandissimo artista a rappresentare quasi a livello emblematico il volto sorridente dell'«età del jazz», il simbolo di un'epoca che egli sonorizzò argutamente con le sue bellissime e famosissime canzoni.
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