Descrizione
Che alcuni personaggi dovessero compiere gesta epiche o manifestare sentimenti eroici era sin dagli inizi nella logica del teatro musicale. L'opera portava infatti in scena figure e situazioni eccezionali. Già rifarsi al mito di Orfeo, che per ritrovare Euridice osa discendere nel regno degli inferi, significò porre un gesto eroico al centro d'una trama; ciò che avvenne appunto nell'Euridice di Peri, nell'Euridice di Caccini e ne L'Orfeo di Monteverdi. Quando poi, nel tardo Seicento, il melodramma cominciò a svincolarsi dalle trame mitologiche, i più fulgidi eroi del mondo greco-romano gremirono le scene. Apparvero anche intrepide guerriere dei poemi cavallereschi dell'Ariosto e del Tasso, regine temerarie come la protagonista dell'Adelaide di Sartorio, matrone romane che duellavano con i capi dei barbari scesi in Italia, come Clelia del Totila di Legrenzi.
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