Descrizione
Ascolta l'anteprima del commento di Mario Luzzi
Tra i tanti strumenti utilizzati nel linguaggio jazzistico, la batteria è praticamente l'unico «inventato» dal jazz. Una creazione che ha le sue motivazioni nell'esigenza di poter esprimere interamente e compiutamente tutte quelle sollecitazioni ritmiche stimolate da questa musica. Una conquista che risale alla fine del secolo scorso, quando i percussionisti di origine africana trapiantati negli Stati Uniti iniziarono a mettere insieme tamburi e piatti rudimentali in un agglomerato percussivo che via via andò affinandosi fino a consegnare negli anni Venti uno strumento che, salvo aggiunte e aggiustamenti, è quello in uso ai giorni nostri. Alla evoluzione stilistica della batteria, un contributo è giunto anche dai musicisti bianchi, ma in ogni passo di questa lunga evoluzione che dalla semplice scansione ritmica ha portato lo strumento in primissimo piano, gli impulsi di maggior peso sono arrivati dai musicisti neri, anche se poi tra i maestri dello strumento troviamo figure della cultura bianca.
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